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Bra, INAUGURATA LA MOSTRA DINAMICA 60 ANNI DI SALESIANI

Lunedi 16 settembre è stata inaugurata, presso i locali dell’ex supermercato Dimar nella bellissima sede Liberty della Novella in via Piumati, la Mostra “ 60 anni di Salesiani a Bra”.

Il progetto della Comunità educativa dei Salesiani di Bra ha voluto questa “ casa fuori le mura” per testimoniare questi primi sessanta anni, ma allo stesso tempo per impostare un nuovo modo di proporre attività all’educazione sociale, civica  ed al lavoro. I locali di via Piumati 57 saranno infatti il luogo privilegiato dove si raccoglieranno i ricordi di tutti gli ex allievi di questi primi sessanta anni, sino al 31 gennaio 2020 Festa di don Bosco.

L’obiettivo sarà quello di giungere ad una pubblicazione che racconti le vicende a vario titolo della vita salesiana a Bra dal 1959 ai giorni nostri.

Alla cerimonia, che ha avuto il suo avvio presso la palestra dei salesiani di Bra, sono intervenuti moltissimi attori di questi anni di grande spirito educativo sullo stile di don Bosco. Da don Luigi Compagnoni, Direttore della Casa di Bra dal 1997 al 2006, che con emozione ha ricordato il lavoro dei tanti confratelli.

Ad aprire le celebrazioni don Alessandro Borsello, neo Direttore dei salesiani di Bra, che ha preso spunto dalle memorie di don Corrado Bruno. Il Sindaco Gianni Fogliato ha ricordato gli scontri calcistici tra Sant’Andrea e la truppa dell’oratorio salesiano.

Si sono poi succeduti il sempre inossidabile don Augusto Scavarda per il CFP, don Sebastiano Bergerone nel raccontare l’Istituto Tecnico Industriale, il Preside della scuola media Teresio Fraire. E’ toccato a Valter Manzone  ricordare il prezioso lavoro dei Cooperatori Salesiani, oltre duecento a Bra; mentre Michelino Davico, che è stato Presidente degli ex allievi,  ha citato la capacità aggregativa di salesiani come don Aldo Bertolino. L’oratoriano, ex allievo dell’ITI, Marco Fissore ha raccontato le gesta dell’oratorio. Nomi mitici come Cilli o Jez chi se li ricorda ancora? Nel ricordo della Banda San Domenico Savio la figura del Maestro Umberto Balzan è stata presa ad esempio per l’educazione musicale. Fabrizio Berta, Presidente della Fondazione ITS Agroalimentare, ha ricordato la collaborazione su nuovi progetti del CFP di Bra. Medesima cosa ha fatto Francesco Bombonato vero e proprio precursore,  oltre venti anni or sono, degli scambi internazionali degli allievi del CFP. Non poteva mancare il contributo di Bruna Sibille che appena ventunenne aveva insegnato nell’allora scuola media per lavoratori. Bella la testimonianza di Domenico Dogliani, che ringraziando più volte il signor Riccardo Mano per l’ospitalità offertagli dai salesiani, ha citato: “ Esprimo la mia gratitudine ai salesiani di Bra che nel 1960 mi hanno accolto offrendomi una cameretta in Istituto. Era il 7 gennaio 1960 ed iniziavo ad Alba a lavorare alla Ferrero. La mia gratitudine va ai Salesiani per la disponibilità e l’aiuto importante offertomi in un difficile momento della mia vita a ventidue anni.”

A chiudere gli interventi don Giorgio Garrone che ha ringraziato i Salesiani per  la loro attività a Bra e per la collaborazione in questi sessanta anni presso la comunità.

Prima dello spostamento ai locali della Mostra il saluto a don Vincenzo Trotta, ora presso la Basilica di Maria Ausiliatrice, e a don Gilberto Sarzotti parroco al Monterosa a Torino. E’ toccato a loro, ed al Presidente degli ex allievi Davide Busato, consegnare l’attestato di ex allievi ad onorem all’ing. Carlo Gai e a Roberto Rolfo,  AD della Rolfo Veicoli Industriali, per la grande collaborazione con la Casa Salesiana di Bra.

Tutti i convenuti si sono poi recati nei locali della Novella in via Piumati dove ad attenderli era la Banda Musicale Giuseppe Verdi di Bra, diretta dal Maesto Montanaro. E’ toccato ai confratelli Salesiani, guidati da don Alessandro Borsello, scoprire il drappo che copriva  la fotografia dei primi Salesiani a Bra con al centro il primo direttore don Corrado Bruno ed un giovanissimo Signor Riccardo Mano. “ E’ stato emozionante- ha commentato don Alessandro Borsello – con la scopertura della foto sentire le note di “Giù dai Colli”, suonate dalla Banda Giuseppe Verdi che ringrazio. Una bella testimonianza di affetto di tutti i presenti ed in particolare dei musici che hanno fatto parte della Banda Musicale San Domanico Savio ed ora suonano in quella cittadina. L’educazione ricevuta dai salesiani ha portato buoni frutti. Ringrazio la Famiglia Revello per l’opportunità concessa ai Salesiani dell’utilizzo di questo bellissimo locale sede dei ricordi di questi sessanta anni”.

Franco Burdese