Dopo due anni di interruzione dovuti al COVID-19 è ripresa la collaborazione tra Apro Scarl di Alba e il centro di formazione CNOS-FAP Bra, che ha portato alla realizzazione della Mobilità Erasmus Plus (TRAIN UP – Get started with Europe).
Erano tutti un po’ ansiosi nella mattinata di sabato 18 giugno nel cortile dei salesiani: da un lato il bus che li avrebbe portati a Caselle (To) dall’altro il direttore don Alessandro Borsello, il direttore del Cfp Valter Manzone e il formatore/referente dei progetti internazionali Fabio Tripaldi e da una terza parte ancora i genitori che li avevano appena scaricati. Si sa che partire porta sempre con sé un po’ di paura dell’ignoto. Ma dopo 10 minuti le valige erano nel bagagliaio e loro e il prof. Tripaldi sul pullman. Sventolio di mani e via verso l’aeroporto. Fatto il ceck-in e preso il volo, alle 15 circa erano atterrati al T4 di Madrid (terminal di Iberia). Sbrigate le formalità, altro bus per raggiungere Aranjuez (comunità di Madrid) e prendere posto nelle camere del residence Atempo di calle Montesinos. Un primo giro per la città per salutare il collega spagnolo David Roman Maqueda, responsabile dei progetti internazionali della scuola salesiana Loyola, che qui si è occupato di tutta la logistica e via a cena. Intanto la colonnina di mercurio cominciava a salire: nel periodo di permanenza ha raggiunto i 44°, mai visti prima neppure nella caldissima Spagna. Le acconciatrici Chiara e Zoe hanno iniziato il loro lavoro il martedì della settimana del 20 giugno, mentre Alex e Gioele sono subito andati a Raelma, l’azienda di meccanica industriale che ci ospita da alcuni anni; Amin, Matteo, Simone e Yannick sono andati alla Mercedes e alla Ford. Tutti hanno subito fatto amicizia con i colleghi che dal giorno dopo passavano direttamente a prelevarli al residence. E che hanno garantito loro il trasporto per tutta la durata dell’Erasmus. Intanto però il termometro saliva e allora si sono individuate iniziative utili a refrigerarsi: piscina, rafting, giornata al parco giochi di Casa de Campo e giornata al Warner Bros di Madrid. Senza dimenticare le gite a Madrid e la visita alla tipica pasticceria locale La Mallorquina aperta ininterrottamente dal 1874. I pranzi e le cene ad un’ora più spagnola che italiana (alle 14 e alle 20) consumati al bar di Nando nel centro cittadino. Venerdì 15 luglio, ultimo giorno di lavoro, il monitoraggio delle varie aziende e i giudizi dei tutor sono stati davvero lusinghieri per tutti i ragazzi. «Un progetto pensato per marzo che è stato traslato causa Covid – commenta Fabio Tripaldi, del CFP CNOS di Bra – che ci ha costretto anche a modificare la lista dei partecipanti. Tutti gli 8 giovani hanno però sfruttato al massimo la loro permanenza, per apprendere nuove competenze, relazionarsi con un paese straniero e vivere un mese in completa autonomia. Ringrazio di cuore i colleghi Marco Mortara e Valentin Marlekaj per il loro periodo di accompagnamento/assistenza dei giovani. E anche il direttore Valter Manzone e la collega Maria Pia Mosca che hanno fatto un rapido tour a fine progetto, per ringraziare tutti i partner che lo hanno reso ancora una volta possibile». E domenica 17 luglio, con volo Madrid- Torino hanno fatto tutti ritorno in patria. Certamente tutti un po’ più europeisti di quando non erano partiti.