La giornata si è avviata regolarmente con il «buongiorno» in chiesa per tutte le cinque classi prime del Cfp. Ma appena don Kenneth ha iniziato a parlare si capiva subito che la mattinata sarebbe stata speciale. Oggi (lunedì 27 settembre) infatti era programmata l’accoglienza delle nuove allieve e dei nuovi allievi del Cfp.
Dopo alcune regole pratiche, condivise dal direttore Manzone, e la firma dei registri di presenza, ecco che si sono composte le bolle sociali in cortile. Subito dopo la partenza, alla volta dei campi sportivi comunali di Madonna Fiori, proprio a fianco del noto santuario mariano cittadino, messi a disposizione del Cfp dal gestore Pietro Sartori con molta disponibilità. Un tragitto lungo (non lunghissimo) percorso in allegria e rispettando le regole proprie di questo tempo ancora molto complicato. Giunti ai campi sportivi, che già ospitavano classi del Liceo e del Mucci, i nostri giovani – accompagnati dai loro tutor di corso (Mauro, Davide, Gianfranco, Sandra, Claudio, Anna e Fabrizio), dal tirocinante Matteo e dal Servizio civile Luca – hanno preso posto sulle tribune, depositato gli zaini e iniziato il gioco libero. A seguire una batteria di giochi organizzati dall’equipe formativa del Cfp (Monica Calosso, Davide Ciravegna e Nanni Spadafora, coordinati dal mitico don Kenneth) ovvero: Taboo (gioco con le carte), Once upon a time (costruisci una storia), Urla che ti passa, Wireless phone e Indovina la musica, che hanno coinvolto tutti i partecipanti.
Poi è arrivata l’ora della ricreazione. E con la ricreazione sono arrivate anche le focacce appena sfornate, che i ragazzi della 2^D avevano finito di produrre da pochi minuti, sotto la guida dei formatori Tommaso e Giacomo.
Quando tutti erano sfamati e prima di ritrovarsi a classi per il lavoro di gruppo, un breve intervento del direttore del Centro, che ha sottolineato come «tutti i nostri allievi sono la vera ragione del nostro operare quotidianamente nel Centro», invitandoli a concludere bene la mattinata.
Grazie alle tracce che avevano i vari referenti di corso, i giovani hanno fatto alcune riflessioni sulle loro aspettative e sull’impegno che li deve accompagnare lungo tutto il percorso. Anche se c’erano le bolle di classe, è stato bello osservare che gli stessi compagni di classe, che hanno già due settimane di frequenza al Centro, cercavano di approfondire la loro conoscenza reciproca. Concluso questo tempo, tutti sul sagrato del santuario per ascoltare il saluto di don Beppe Trucco (rettore) e di don Alessandro Borsello che era a Villa Moffa (Bandito) con i ragazzi della scuola media per il ritiro di inizio anno.
Un momento di preghiera nel bel santuario mariano, ha concluso l’esperienza prima di ritornare ai salesiani. E prepararsi per il primo rientro pomeridiano dell’anno formativo 2021/22.