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La Cina è vicina, due formatori braidesi verso l’estremo est.

BRA «Oggi (lunedì 24 giugno) abbiamo fato una riunione con i ragazzi cinesi e i loro docenti. Erano molto interessati a conoscere come funziona la formazione professionale in Italia. E volevano anche sapere se da noi si può fumare a scuola e utilizzare il cellulare». Il whatsapp di Giacomo Raffreddato e Matteo Trunfio, i due docenti del Centro di formazione professionale salesiano di Bra, arrivati domenica a Pechino, è giunto poco prima di mezzogiorno, quando in Cina sono le 20. I due formatori, accompagnati dalle loro consorti, si fermano per l’intera settimana nella capitale cinese, accolti dal missionario salesiano cuneese don Michele Ferrero, oggi stimato docente di Latino all’università di Pechino, che vive in una comunità internazionale. Con quello che è stato chiamato «Progetto Cina» si intende provare ad avviare, in terra cinese, la formazione professionale. I due formatori braidesi – Giacomo di panetteria/pasticceria/pizzeria e Matteo di meccanica industriale – hanno quindi il compito di «raccontare» il modello italiano di percorso formativo e di dare qualche consiglio per poter avviare dei corsi, che dovrebbero coinvolgere giovani dai 16 anni in poi, fuoriusciti dal sistema scolastico statale. Commentano i docenti: «Siamo venuti per dare una mano ad avviare dei laboratori sia di pasticceria sia di automotive, che possano accogliere giovani cinesi in cerca di una professione. Poi completeremo il nostro viaggio con la permanenza di qualche giorno in un lebbrosario, a fianco di un salesiano che vi opera da molti anni». Adriano Isoardi, coordinatori del gruppo dei Salesiani cooperatori braidesi, è stato l’ispiratore di questo progetto. Commenta: «Ringrazio i salesiani di Bra, il Cfp e i due docenti, che hanno accolto con entusiasmo questo “sogno” che adesso è diventato realtà. In un paese complesso, in cui sono molte più le cose che non si possono fare di quelle fattibili. Ma con lo spirito salesiano e la loro professionalità, sarà certamente un’avventura – sostenuta anche dal punto di vista economico da tanti benefattori – che produrrà molti frutti». Concludono Giacomo e Simone: «Quello che stiamo vivendo è un viaggio all’insegna della scoperta e dell’adattamento alle varie situazioni che dovremo affrontare. Un viaggio all’insegna della condivisione e dell’attenzione verso il prossimo, in un mondo tutto da scoprire».

Valter Manzone